Da Petrarca a Fedez

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http://www.versanteripido.it/pinpidin-una-rubrica-piccola-e-grande-4/

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Sembra un fatto quasi scontato che la poesia e i ragazzi vivano su due pianeti diversi. Sembra. E non so se questo sia un fatto solo italiano,  ma in Italia si sente spesso dire che i versi di Montale o i sonetti di Petrarca, non vengono capiti dai ragazzi che li sentono lontani dalla loro quotidianità. Lo era ugualmente per me, che vengo dall'Ucraina,  anche se gira la leggenda metropolitana che nella ex-Unione Sovietica  le cose stavano diversamente. Da come lo ricordo io, la poesia imposta,  che dovevamo studiare e imparare a memoria,  era bella ma noiosa, poco interessante e molto spesso politicizzata. L'unico ‘divertimento’ si nascondeva nella rima ben pronunciata, tipica della poesia ucraina e russa. Però, anche da noi a volte succedeva che qualche insegnante si ‘distraeva’ e ci faceva conoscere i poeti fuori dal programma che ancora fino ad oggi occupano nella mia memoria uno spazio speciale.

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