Bukovaz: un’intervista alle dieci di sera. Di Natalia Bondarenko



Fare un’intervista alla Bukovaz? Mandarle le domande e non ricevere mai le risposte. Aspettare. Aspettare mesi. Qualcuno ha già fatto un tentativo. Probabilmente non l’unico. L’ho fatto anch’io, il tentativo. Inutilmente.
Allora faccio la ‘furba’. La ’becco’ dopo una sua serata a Palmanova e le propongo di bere qualcosa. Siamo amiche. Almeno così io vedo il nostro rapporto. So tante cose di lei e allo stesso tempo non so niente. Perché in realtà, Antonella (o Antonellina, come la chiamo io) è una persona aperta abbastanza per rimanere chiusa; è chiusa abbastanza per rimanere simpatica e spiritosa; è una donna accogliente e accomodante, nonostante gli spazi d’incontro ‘affollati’ come le serate di poesia.


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